La Rabbia materna: come liberarsi dalla sofferenza
La relazione con la madre è il fondamento del nostro essere, la fonte di nutrimento, protezione e accoglienza. È attraverso questo legame che iniziamo a conoscere noi stessi, a entrare in contatto con i nostri bisogni, emozioni e la nostra essenza. È un rapporto che tocca la luce e l’ombra di chi siamo, ma anche quella di chi ci sta intorno.
La relazione con il maschile: un tema da esplorare
Quando parlo di maschile, molte di voi mi chiedono di approfondire questo aspetto. Ma attenzione, il primo maschile a cui dobbiamo guardare è quello che ha scelto nostra madre. Che maschile ha scelto? Perché lo ha scelto? E come è andata? Queste domande sono fondamentali per comprendere la nostra relazione con il maschile.
La necessità di rivedere la Relazione con la Madre
Se hai difficoltà, disarmonia o difficoltà a entrare in contatto con la tua essenza, la prima cosa da fare è rivedere la tua relazione con tua madre. Non basta dire “ormai è andata” o “ho perdonato” per sanare davvero il dolore. Se qualcosa non va, non va tutto bene!
I nostri ego spesso ci proteggono da questa sofferenza, ma allontanandoci da essa non la risolviamo. Piuttosto, la teniamo nascosta, proprio come la polvere sotto il tappeto. Quando ci permettiamo di affrontare ciò che pensiamo ci abbia ferito, possiamo finalmente liberarci dal dolore.
La Rabbia delle Madri
Molte di voi mi hanno chiesto di parlare della rabbia materna. Ma cos’è realmente questa rabbia? Spesso, ci sono fattori esterni che la scatenano, ma su quale parte di sé fanno leva? A volte la rabbia si manifesta apertamente, altre volte rimane trattenuta, dentro. Molti raccontano storie di madri depresse, o come dico io, “compresse”. Alcune, addirittura, arrivano al suicidio o a malattie come il cancro.
La rabbia di una madre è spesso una prigione. È una prigione che la madre vive prima di tutto dentro se stessa. Ma le ragioni per cui una madre è arrabbiata sono radicate in una storia più profonda. In molti casi, la rabbia è un riflesso di un dolore che è rimasto inascoltato per troppo tempo.
I figli come riflesso di ferite non guarite
Quando parliamo di figli, dobbiamo ricordare che non sono altro che detonatori delle nostre emozioni. Per esempio, quando una madre prova rabbia verso i figli, che parte di sé sta vedendo in loro? Potrebbe essere la parte che non si è mai permessa di essere libera, ribelle o autentica. E così, i figli diventano specchi di ferite passate, e la rabbia si ripercuote sulla loro relazione.
La domanda che voglio lasciarvi è: “Quale parte di me sono i miei figli?” E, soprattutto, “Che cosa non si piega in loro che io non sono riuscita a piegare?”
Questa domanda apre un mondo, un mondo che porta alla consapevolezza e alla liberazione dalle emozioni non risolte.
L’occasione di crescere come genitori
Essere genitori è un’opportunità unica per guarire. I figli, infatti, portano con sé le emozioni e le ferite non elaborate che possiamo finalmente affrontare. Sono l’occasione per risolvere vecchi conflitti, per liberarsi dalla rabbia che ci limita nel nostro amore e nella nostra relazione con loro.
Molti di noi, crescendo, diventano “genitori arrabbiati”, come risposta alle emozioni inespresse. Ma, se ci fermiamo a riflettere, vediamo che la rabbia è spesso una difesa che ci allontana dalla vera gioia e amore che dovremmo vivere con i nostri figli.
La rabbia che divora
La rabbia può divorarci. Ho visto, ad esempio, madri che, per ignorare la loro rabbia, si rifugiano in comportamenti che non fanno altro che peggiorare la situazione. L’uso eccessivo di cellulare, cibo spazzatura… tutto ciò che dà sollievo momentaneo, ma non fa altro che aumentare la sofferenza.
Quando la rabbia non viene ascoltata e affrontata, divora la nostra salute e il nostro benessere. Non ci permette di essere davvero noi stessi, di connetterci con la nostra essenza. La rabbia ci spinge a fare cose che non ci appartengono, come se la sensazione di non sentirla fosse più facile che affrontarla.
La soluzione: prendersi cura della rabbia
La rabbia non è sbagliata di per sé. È un’emozione che ci parla, ci avverte di qualcosa che non va. Ignorarla, però, è pericoloso. Allora la domanda è: vogliamo continuare a dare la colpa agli eventi, ai figli, ai mariti, ai nostri genitori? O vogliamo prenderci cura di noi stessi e della rabbia che proviamo?
Abbiamo sempre una scelta. Questo seminario è un’occasione per fermarsi e riflettere su come affrontare la rabbia, scioglierla e, finalmente, liberarsi dalla sofferenza che ci limita.
Riassumendo:
Il seminario SANARE LA FERITA MATERNA approfondisce anche il tema della rabbia e di come la rabbia materna può influire sulle nostre vite, ma sopratutto offre chiavi per affrontarla in modo sano e liberatorio.
Se senti che questa riflessione ti riguarda, unisciti a me per un percorso di consapevolezza e trasformazione.